L’anno nuovo che arriva, all’insegna della “bellezza”...

Per rivoluzionare le nostre vite, nell’anno nuovo che arriva, bisogna cambiare sé stessi, all’insegna della “bellezza”, dalle piccole alle grandi cose della vita.

"Le donne, acqua nel deserto...Come le mimose".

Di Ketty Carraffa

L’anno nuovo che arriva, all’insegna della “bellezza”...

Il mese di dicembre, così come la fine dell’estate, prepara la nostra psiche alla naturale positività data la diversa “luce” e armonia di colori, offerte dalla natura e approccio al Natale…Il turbinio delle nostre decisioni, scelte e azioni, va di pari passo con la voglia di cambiamento, sempre insita nell’essere umano.

I fattori che però possono frenare questa scalata alla positività, sono veramente tantissimi e legati sia alla sfera personale, quanto a quella “globale”, del mondo circostante.

Ultimamente mi è capitato spesso di incrociare, nelle mie interviste, persone che, raggiunta la fatidica età dei 50 anni, cominciano a provare l’immancabile senso di vuoto dato dalla mancanza di fiducia nel futuro e nelle aspettative, sotto vari fronti. Cosa che succede, tra l’altro, anche ai giovani disoccupati o “neet”… (ndr: che non lavorano, né studiano).Anche l’alta incomunicabilità tra le persone, soprattutto tra le generazioni (sempre in competizione), genera la grande insicurezza in cui le persone di “mezz’età” versano, con annesse le crisi d’identità e di autostima.

Non c’è che da mettere in atto la reazione positiva ai problemi, che nella maggioranza dei casi, sono inerenti alla sfera familiare e lavorativa. Infatti, la “cura” dei genitori anziani e la “rottamazione” sui luoghi di lavoro, sembrano essere le due cause di maggior stress nei cinquantenni italiani. In soccorso, la vasta percentuale del 30%, ricorre alle cure del proprio benessere psicofisico con: serate con gli amici, relax termale, palestra, seguendo in tv i talent show, talk politici o di satira televisivi e, con piacevole sorpresa, il supporto benefico alla ricerca di Cultura, Arte e tradizione nostrana. Il Natale può essere un momento molto proficuo per ripartire da se stessi, dalla propria emotività e per riscoprire momenti di serenità magari dimenticati da tempo.

Un grande beneficio allo stress sembra sia in effetti, (per chi può permetterselo), il trascorrere sani week end in famiglia a casa, o magari in luoghi piacevoli come tipici agriturismi, a contatto con la meravigliosa arte culinaria e tradizione vinicola, che mette il nostro Paese al primo posto nel mondo, per scelta di luoghi e qualità.

Nel mondo del benessere, la fa da padrona anche l’innovazione e la ricerca, per rendere sempre più gradevole i fugaci soggiorni di chi cerca un angolo di Paradiso, da gustarsi anche in pochi giorni…

Fuggire come si diceva un tempo in uno spot, al “logorio della vita moderna” e alle proprie responsabilità di adulti, non è semplice, ma, un rimedio positivo può essere quello di prendere le situazioni frontalmente, impegnandosi a risolverle nel più breve tempo possibile, senza trascinamenti e mettendo magari più interesse nelle “cose” del mondo esterno, rispetto al proprio “privato”. E il mese di dicembre, può essere un’accattivante possibilità, per chi può permetterselo. Non si può sempre pensare in un passato felice e commiserarsi dietro un misto di compassionevole depressione, per via dell’avanzare dell’età e dei problemi.

E perché no, un rimedio per vivere appieno la vita, fuori delle quattro mura domestiche e personali, può essere anche tornare a interessarsi della situazione politica ed economica che ci costringe ad accettare di tutto, senza poter fare nulla. Il nostro Paese, con l’ultima votazione sul Referendum costituzionale, ha comunque dato una bella prova di sé, in quanto a democrazia e ricerca di regole e chiarezza politica, ad esempio.

Tra pochi giorni, un altro anno sarà terminato e come sempre, ognuno di noi farà promesse, ponendo fiducia in persone e progetti, e disponendosi con paziente speranza nel futuro.Questo perché, se si vuole costruire un cambiamento per noi stessi, bisogna prima porsi degli obiettivi, se non precisi, quantomeno reali e concreti, senza strafare, senza delegare piccole e grandi forme di Potere agli altri.

“La Libertà è partecipazione”, diceva Giorgio Gaber.

Vero, la libertà è esserci e mettere le fondamenta e radici per il bene comune. Sono ormai parecchi anni che mi occupo di Diritti umani e di sensibilizzazione nelle scuole e in ambito politico degli stessi, toccando i temi che vanno dal lavoro dei giovani, sino alla violenza sulle donne. I giovani sono ancora divisi, come sempre, sul pessimismo o ottimismo tipico dell’età adolescenziale, però, siamo noi adulti che dobbiamo aiutarli a credere e a crescere per costruire, insieme una società giusta per tutti.

Pubblicato: 10/12/2016
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