Una nuova sfida per Donatella Cinelli Colombini

 

Una nuova sfida per Donatella Cinelli Colombini
 
by Nadia Fondelli
 
Dallo scorso 8 febbraio Donatella Cinelli Colombini guida come delegata regionale l’Associazione delle Donne del Vino toscane.

Una nuova sfida che accoglie con entusiasmo prendendo il testimone da Maria Giulia Frova del Castello del Corno di San Casciano Val di Pesa (fi) che ha guidato le 83 Donne del Vino toscane nell’ultimo mandato ringraziata dalle neo eletta per l’impegno profuso in favore della delegazione toscana ricordando l’ultima iniziativa svolta dalla delegata uscente: la raccolta di fondi organizzata con il Lions Club Firenze Brunelleschi per comprare medicinali da mandare ai bambini disabili e oncologici ospitati in un convento di Leopoli in Ucraina.

Le Donne del Vino della Toscana che hanno eletto Donatella Cinelli Colobini

Chi sono e cosa fanno “Le Donne del Vino”

Le Donne del Vino associazione senza scopo di lucro nata proprio in Toscana nel 1988 e composta da oltre mille produttrici, ristoratrici, enotecarie, sommelier, giornaliste ed esperte del settore non poteva scegliere di meglio fra le sue delegate.

Donatella  Cinelli Colombini è infatti una delle protagoniste assolute del mondo del vino italiano e non solo.

La promozione della cultura del vino e del ruolo delle donne nella società e nel lavoro sono gli obiettivi che ha perseguito fino allo scorso come Presidente nazionale e che intende proseguire adesso come delegata toscana.

“La crescita della presenza femminile sta rafforzando il settore enologico dove è più debole: il mercato internazionale. Nelle cantine italiane le donne sono il 51% degli addetti al commerciale, il 76% di chi si occupa di enoturismo, l’80% del marketing e comunicazione. Se vogliamo che l’Italia riduca il gap con i vini francesi bisogna dar spazio alle donne” dice Donatella spingendo le socie a un maggior impegno.

Donatella Cinelli Colombini: una protagonista del vino al timone della delegazione toscana

Personaggio a tutto tondo Donatella Cinelli Colombini discende da uno dei casati storici del Brunello di Montalcino. Nata a Siena, città dove si è laureata in Storia dell’arte con il massimo dei voti nel 1993, ha creato “Cantine aperte”, la giornata che ha inventato e poi portato al successo l’enoturismo in Italia. Oggi insegna turismo del vino nei Master post laurea.

Dopo aver lasciato nel 1998 l’azienda di famiglia ne ha create due, Casato Prime Donne a Montalcino e dalla Fattoria del Colle a Trequanda che rappresentano le prime cantine con agriturismo in Italia con un organico interamente femminile.

Assessore al turismo del comune di Siena per un decennio ha ideato nel suo mandato il “trekking urbano” nuova forma di turismo sostenibile e salutare. Dal 2013 al 2022 ha presieduto il consorzio della Doc Orcia, dal 2016 al 2022 è stata presidente Nazionale delle Donne del Vino. Tantissime le pubblicazioni da lei scritte sul turismo e il marketing del vino.

Gli obiettivi di mandato

E come neo delegata toscana delle Donne del Vino ha tante frecce al suo arco.

“Il mio nuovo ruolo di delegata regionale mi piace sempre di più” racconta.

I miei sogni sono enormi: le Donne del Vino toscane possono diventare il gruppo leader in Italia impegnandosi per prime su progetti ambiziosi come la certificazione dì genere oppure la formazione sul credito. Ci vorrà qualche mese ma poi allargheremo le ali e cominceremo a volare.

Vola davvero alta Donatella Cinelli Colombini che chiudendo il libro dei desideri e aprendo quello dei progetti racconta: “qualche giorno fa la vice delegata Paola Rastelli ha guidato un gruppo di 8 produttrici a una degustazione presso l’AIS di Monza. L’8 marzo c’è stata la degustazione “di vini al femminile” con 3 Lions e un club Leo di Firenze collegato alla raccolta fondi in favore di una giovane non vedente. Intanto stiamo facendo un’indagine sull’uso delle bottiglie in vetro leggero condotta da Matta Galli dell’Università del Sacro Cuore di Milano e presenteremo i risultati l’8 giugno nella Torre Frescobaldi di Montelupo Fiorentino ospiti della Vetreria Etrusca.

Ancora in questi mesi primaverili viene effettuato il primo corso sul vino mai fatto in un istituto turistico toscano. Gli studenti del Cattaneo di Cecina incontreranno esperte di turismo del vino, comunicazione agroalimentare, chef, enotecarie, enologhe per capire come il vino diventa sviluppo turistico. Ovviamente ci sono anche altre iniziative che vedono coinvolte le Donne del vino ma non vorrei fare un elenco troppo lungo. Mi limito ad aggiungere che in autunno ci sarà un appuntamento dedicato ai vini dolci e che stiamo organizzando degustazioni incrociate con le socie della Lombardia.”

“Le donne — conclude – hanno un ruolo strategico nel vino italiano perché nelle cantine sono la maggioranza degli addetti al commerciale, al marketing, alla comunicazione e al turismo del vino. Sono quindi nel punto, della catena produttiva, in cui il vino diventa denaro e tocca a loro far crescere il valore commerciale delle nostre bottiglie.”

Le Donne del Vino sono oltre mille e sono presenti in tutte le regioni italiane coordinate in delegazioni. La Presidente Nazionale è la produttrice campana Daniela Mastroberardino.

Altre info sul sito e sul blog: www.ledonnedelvino.com

 

 

13/03/2023
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