Il 14 maggio, Papa Leone XIV ha ricevuto in udienza i fedeli di 23 Chiese cattoliche orientali
"Col cuore in mano, dico ai responsabili dei popoli: incontriamoci, dialoghiamo, negoziamo!"
Mercoledì 14 maggio, Papa Leone XIV ha incontrato in udienza i partecipanti al Giubileo delle Chiese orientali, rinnovando il suo invito a restituire al mondo la “dignità della pace”.
"Perché questa pace si diffonda, - ha detto il Santo Padre - io impiegherò ogni sforzo. La Santa Sede è a disposizione perché i nemici si incontrino e si guardino negli occhi. Col cuore in mano, dico ai responsabili dei popoli: incontriamoci, dialoghiamo, negoziamo!
Si è concluso questa mattina, 14 maggio, nell’Aula Paolo VI, il Giubileo delle Chiese Orientali. In occasione dell’incontro, Papa Leone XIV ha rivolto un sentito messaggio di vicinanza e incoraggiamento ai fedeli e ai rappresentanti delle comunità orientali, sottolineando l’importanza del cammino condiviso nella fede e nella speranza. L’evento, iniziato il 12 maggio, ha rappresentato un momento di comunione e riflessione per le Chiese d’Oriente.
Perché la "pace si diffonda, io impiegherò ogni sforzo" e la Santa Sede è a disposizione "perché i nemici si incontrino e si guardino negli occhi, perché ai popoli sia restituita una speranza e sia ridata la dignità che meritano, la dignità della pace".
Papa Leone XIV ha aperto l’incontro rivolgendosi ai presenti — tra cui patriarchi, arcivescovi maggiori, metropoliti e altri rappresentanti delle Chiese orientali in comunione con Roma — con parole di saluto e riconoscenza, sottolineando il valore della loro presenza e del legame fraterno che unisce le diverse tradizioni ecclesiali.
All’udienza hanno partecipato anche Monsignor Hryhoriy Komar, Amministratore Apostolico dell’Esarcato, Monsignor Dionisio Lachovicz, vescovo emerito, Padre Teodosio R. Hren, OSBM, Protosincello, insieme ai rappresentanti della curia e ai sacerdoti delle diverse comunità ucraine.
Nel suo intervento, Papa Leone XIV ha voluto richiamare le parole del suo omonimo predecessore, Leone XIII, che ispirò la scelta del suo nome. Fu proprio Leone XIII, infatti, a dedicare per primo un documento specifico alla dignità delle Chiese Orientali, con la lettera apostolica Orientalium dignitas, pubblicata il 30 novembre 1894. Già allora, il Pontefice lanciava un “accorato appello” per la tutela delle liturgie e delle tradizioni orientali, minacciate anche oggi in diverse parti del mondo. Una preoccupazione, ha sottolineato Papa Leone XIV, “più che mai attuale”.
"..Ai nostri giorni tanti fratelli e sorelle orientali, tra cui diversi di voi, costretti a fuggire dai loro territori di origine a causa di guerra e persecuzioni, di instabilità e povertà, rischiano, arrivando in Occidente, di perdere, oltre alla patria, anche la propria identità religiosa"...

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