Covid-19 e Violenza sulle Donne
by Iryna Chikisheva
Siamo con la presidente di AIDE Nettuno, Anna Silvia Angelini, scrittrice e criminologa, che dirige il Centro d’ascolto antiviolenza “Uscita di Sicurezza” a Nettuno, che ci da dei consigli su come comportarsi in casi di violenza domestica.
L’isolamento e la convivenza in questo periodo di emergenza coronavirus, possono comportare per le donne e i loro figli il rischio di una maggior esposizione alla violenza domestica e assistita.
Infatti i momenti e i casi in cui si registra un aumento degli episodi di violenza sono proprio le vacanze estive, i fine settimana e le festività, i periodi, cioè, in cui la convivenza si fa più stretta.
Con la prolungata condivisione degli spazi con il maltrattante, si rischia un aumento del numero di episodi di violenza.
Vivere in un contesto di violenza domestica, mina profondamente il bisogno di sicurezza di bambini e bambine, alterando il loro benessere e compromettendo il loro sviluppo sotto diversi punti di vista.
La convivenza forzata con i compagni, mariti e con i figli, in questo periodo, scoraggiano le donne dal telefonare o recarsi dalle forze dell’ordine, infatti si è registrato un brusco calo delle telefonate dall’inizio
di questa emergenza.
Allora cosa fare?
È fondamentale, quindi, rassicurare le donne del fatto che la rete antiviolenza è presente, attiva e in grado di supportarle, e che anche in questo periodo potranno continuare a ricevere consulenza, sostegno e protezione.
È importante, inoltre, sensibilizzare la popolazione rispetto all’importanza di contattare le forze dell’ordine nel caso assistessero a situazioni di violenza.
Ognuno di noi può aiutare una donna vittima di violenza domestica e i suoi figli e figlie vittime di violenza assistita.
Cosa fare in caso di violenza domestica: i contatti utili
Nei Centri Antiviolenza, presenti su tutto il territorio nazionale, ogni donna sarà ascoltata e creduta, riceverà informazioni utili, non verrà forzata a prendere decisioni e potrà richiedere gratuitamente assistenza legale, sostegno psicologico e ospitalità.
Molti comuni in collaborazione con le associazioni del territorio hanno attivatò delle campagne antiviolenza.
Cosa fare in caso di pericolo immediato
Rivolgersi alle Forze dell’Ordine o al Pronto Intervento (Carabinieri o Polizia di Stato 112 – Emergenza sanitaria 118). Nel caso in cui non si riesca a farlo personalmente, si può chiedere a qualcuno di chiamarle al proprio posto. Se c'è la possibilità, in caso di pericolo è bene scappare e portare con sé i propri figli e figlie e aspettare l'arrivo delle Forze dell’Ordine.
il Centro D’ascolto antiviolenza “Uscita di Sicurezza”, gestito dall’associazione AIDE Nettuno, in collaborazione con Tutela Donne e il
Comune di Nettuno ha attivato la campagna antiviolenza #iorestoacasanonseisola che pur non potendo effettuare colloqui in sede, è attivo anche in questi giorni.
Potete contattarci telefonicamente (tutti i giorni) mandarci un messaggio, inviarci una mail, lasciare un messaggio in segreteria.
I nostri professionisti sono a vostra disposizione, anche whatsApp.
I nostri recapiti sono:
Anna Silvia Angelini 3296340772
Dott. Alessandra Conti
Counselor
3385692011
Elisabetta Votta
Psicoterapeuta
339 458 5816
Maria Tinto
Psicoterapeuta
3338586641
Avv. Angela Russo
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Orenada Dhimitri
Psicoterapeuta
339 500 3863
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nettunoaide@gmail.com
È attivo anche il numero verde nazionale 1522
Pubblicato: 03/04/2020