Roma - Maria Papadopoulou “Spazi Eterni” nella Medina Art Gallery, Via Merulana 220
Nel tardo pomeriggio del 7 luglio 2023 presso lo spazio espositivo d'arte contemporanea, Medina Art Gallery, in via Merulana 220 in Roma, è stata inaugurata la mostra personale "Spazi Eterni" della pittrice Maria Papadopoulou, greca.
Georgia Trouli, Psicologa – Artista visiva – è la Curatrice di questo evento il quale finirà il 13 luglio, leggiamola nella presentazione che scrive della pittrice e delle sue opere:
"Spazi eterni di una continua ricerca, di un'anima che sa creare spazio, struttura e fluidità, decostruzione, astrazione e semplicità. Il fiume che tutto trascina si dice violento, ma nessuno chiama violenti i margini che lo arrestano" – Bertolt Brecht
Sostituendo la parola “violento” con la parola “intenso”, direi che quel verso di Brecht racchiude perfettamente l'opera di Maria Papadopoulou in tutta la sua idiosincrasia, come ho colto dal poco con cui abbiamo interagito. È un'artista, tra le altre cose, che ha vinto in se stessa l'impulso e il limite.
Opere che sono portali energetici, spazi emblematici e metafisici allo stesso tempo invitano lo spettatore ad aprire la propria visione, la propria coscienza, creando così per noi un passaggio nel meta-spazio di tutti gli spazi e nella geografia personale che Maria Papadopoulou ha creato attraverso la sua propria impronta digitale unica.
Una tavolozza intensa, strati di colore caldi e vividi pieni di intensità e sentimento sono giustapposti a strutture spaziali più fredde e logiche e sovrapposizioni fluide. Tutti producono opere d'arte attraverso le quali vibrano la vita, il silenzio, l'assenza della forma umana, la ricerca di un altro spazio, l'invenzione di un passaggio, l'indagine sul meta-spazio e il tempo, l'aldilà e la coscienza, ciò che ha ancora per rivelarsi a noi attirandoci costantemente a sé.
I percorsi che seguirà, gli spazi che la conterranno,
i luoghi che lei stessa riconosce e riscopre, la creazione di nuovi luoghi, gli spazi che deciderà saranno lasciati vuoti e gli spazi in cui immagina di vedersi, la costante curiosità per il viaggio, questo piacere senza l'aspettativa di una destinazione, la forza dello spazio intermedio, l'"alienazione" che porta principalmente alla trasformazione dinamica, la sua transizione verso altre fasi della vita e della creazione, il modo erotico in cui tutta la sua il lavoro ha così tanta carne, tale esplosività, tale unità, continuità e libertà nella loro resa su tela.
Tra le sue opere non rappresentative in questa mostra, ci sono due ritratti dipinti nel caratteristico stile astratto ed espressionista del creatore.
L'Anima, unica opera titolata della mostra, sta lì intera, punto di partenza, osservatore e bambino interiore di una coscienza che vuole, vede, cerca e insiste. E una seconda persona, in un altro lavoro con tutta la religiosità e la spiritualità direi di un'immagine dentro e fuori l'intensa topografia architettonica della mostra.
Maria Papadopoulou, per come la percepisco io, ha dentro di sé la stoffa dell'architetto e dell'artista poeta. Sa strutturare e decostruire così come sognare, sa cosa e fino a dove e come controllerà il suo campo, lasciandolo poi al fluire e al trascendere dei limiti, lasciandosi nel suo meta-spazio, l'atemporalità della creazione, gli spazi eterni in cui comunica con noi.
La mostra Spazi Eterni è – insieme all'aggiunta di nuove opere – una sintesi di dipinti di due precedenti mostre personali dell'artista, che avevano i titoli "Allotriosis" e "Metachoros" e si sono svolte in Grecia.
Georgia Trouli, Psicologa – Artista visiva – Curatrice
Pubblicato: 08/07/2023